Gelateria Mele Cotte – Seoul

Prima di fare il grande passo di aprire la tua attività avevi un altro lavoro. Ci racconti la tua storia?

Nel mio caso, il gelato è stato un cambio di carriera radicale. Ho studiato lingue ecomunicazione e prima di lanciarmi in quest’avventura, lavoravo nella divisione marketing di un’azienda di software per designer.

Come è nata la tua passione per il gelato e l’idea di aprire una gelateria?

Ho sempre avuto una grande passione per il mondo della pasticceria. Volevo avviare un’attività legata alla tradizione dolciaria italiana qui in Corea, dove vivo con la mia famiglia. Un giorno, mentre passeggiavamo, mio marito ha buttato lì: «Perché non apri una gelateria?». All’inizio mi è sembrata un’idea assurda, dato che non sapevo quasi nulla su come realizzare il gelato secondo la tradizione artigianale. Tuttavia, più ci riflettevo, più l’idea prendeva forma e diventavainteressante in un contesto come quello coreano, dove cresce l’interesse per il cibo autentico e di qualità, e dove la concorrenza nel settore del gelato è ancora relativamente bassa.

Perché hai deciso di puntare su un gelato naturale e di qualità alta?

Perché nutro troppo rispetto nei confronti della tradizione culinaria del nostro paese per offrire un prodotto mediocre, privo di personalità e savoir-faire. Quando si tratta di cucina, non scendo a compromessi. Come si può pensare di emozionare i propri clienti senza utilizzare ingredienti genuini, lavorati con passione e sincerità?

Come hai conosciuto Manuele Presenti e la Gelato Naturale Academy?

Quando ho deciso di imparare a fare il gelato come si deve, ho iniziato a cercare una scuola seria online. Ne ho confrontate diverse e Gelato Naturale Academy sembrava soddisfare tutti i miei requisiti. Ho apprezzato l’opportunità di poters eguire i corsi anche online, un’opzione molto comoda per una persona come me che vive lontana dall’Italia con un figlio piccolo.

I gusti che vanno di più?

Abbiamo l’impressione che i clienti occidentali siano attratti da gusti più particolari come “Caffè e Cardamomo” o “Ricotta e Cachi Speziati”, mentre i
nostri clienti coreani cercano soprattutto i gusti della tradizione italiana come “Pistacchio” o “Crema Antica”. Anche i gusti dal sapore pulito e rinfrescante, come i sorbetti di frutta fresca, piacciono molto.

Tre consigli che daresti a chi è all’inizio del percorso:

Il primo consiglio è riflettere bene al proprio posizionamento. In un contesto sempre più competitivo, fare del buon gelato non basta: è importante avere una personalità distintiva e saper comunicare con chiarezza i propri valori. Il secondo
consiglio è non temere di uscire dagli schemi e sperimentare: solo così si può creare uno stile unico e affinare le proprie competenze. L’ultimo consiglio è prendersi regolarmente una pausa per riflettere su come ottimizzare i processi di
creazione e vendita. Spesso siamo talmente immersi nella routine da non accorgerci di molti problemi e opportunità di miglioramento che potrebbero far risparmiare tempo ed energie.

Come riassumeresti in poche frasi l’esperienza di aprire la tua attività?

Nel mio caso, mi sono dovuta confrontare con un mercato molto diverso da quello italiano. È una sfida continua cercare di trovare un equilibrio tra soddisfare le esigenze locali e rimanere fedele ai miei principi e alla mia visione. Ma, nonostante le difficoltà, non ho mai rimpianto di aver lasciato il lavoro d’ufficio per buttarmi nel mondo del gelato. Non c’è niente di più gratificante che creare qualcosa che racconta di te, dei tuoi ricordi, e vedere le tue creazioni regalare momenti di gioia agli altri.



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